martedì 28 maggio 2013

Miss picchiata torna dal fidanzato, il legale abbandona il caso

Dopo 14 giorni, due lunghissime settimane di degenza al Trauma Center dell’ospedale di Caserta, Rosaria Aprea ha atteso con trepidazione l’ultima visita medica ieri mattina.

Alle 13,30 è stata dimessa. Ha vinto la sua battaglia per la vita, in ospedale era giunta in condizioni gravissime la notte tra il 12 e 13 maggio scorso, colpita all’addome dai calci del fidanzato, Antonio Caliendo 27enne di Casal di Principe. Poi arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta. Due delicati interventi chirurgici, per l’asportazione della milza e un’emorragia successiva, poi la sua forza di volontà e le cure dei sanitari le hanno permesso di recuperare velocemente. «Sono state scritte tante cose su questa storia, ora voglio dimenticare quei momenti, pensare a me e a mio figlio. Al nostro futuro». Occhiali scuri, jeans e giubbotto, accompagnata da un’amica che le porta la valigia e da un’infermiera, Rosaria ha imboccato l’ascensore.

VOGLIO RICOMINCIARE
Resta quella psicologica, non meno grave, che l’ha profondamente segnata: «Voglio ricominciare, vorrei un lavoro, non nel settore artistico. Certo prima il mio sogno era partecipare a miss Italia, ma ora le mie priorità sono altre. Lui? Io credo nel perdono, forse dentro di me l’ho perdonato, ma non all’esterno. Quando uscirà gli darò una mano per curarsi». Ieri però l’avvocato Posillipo ha rinunciato a difenderla perchè, ha detto «le scelte dell'assistita collidono sia con la mia etica professionale che con le strategie difensive». Rosaria, cosa è successo? «Parlerò con lei e vedremo. Ora voglio solo un pò di tranquillità». Nelle stesse ore davanti al Tribunale del Riesame di Napoli Antonio Caliendo, ha sostenuto quanto aveva già riferito al gip. «E’ successo tutto così all’improvviso, sono dispiaciuto ma è avvenuto durante un litigio».

LA VERSIONE DI LUI
Ora il tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali dell’indagato. La versione di Antonio Caliendo sembra coincidere in larga parte con le dichiarazioni riferite da Rosaria la quale avrebbe raccontato anche di altri episodi violenti accaduti in passato, come le percosse subìte da Caliendo, per gelosia, subito dopo un concorso di bellezza al quale aveva partecipato qualche tempo fa. Accuse che potrebbero proseguire d’ufficio anche in vista di una ritrattazione della miss e senza il supporto di un’ulteriore querela peraltro mai formalizzata da Rosaria. In vista del suo rientro a casa il sindaco di Macerata Campania, aveva offerto un alloggio lontano da occhi indiscreti per farla stare più tranquilla.

Lei invece ha voluto ritornare nell’abitazione della madre, quella stessa casa in cui è stata aggredita e ridotta in fin di vita. Con il giovane imprenditore, padre del suo bambino di un anno, Rosaria stava progettando di andare a vivere Casal di Principe, nonostante il rapporto travagliato e violento che aveva vissuto. Poi tutto è precipitato con l’aggressione, il ricovero in ospedale, l’arresto dell’uomo che l’ha ridotta in fin di vita e che Rosaria dice di amare ancora.

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