Sull’omicidio di Castel Volturno si sta anche portando avanti l’ipotesi che le due donne, Maria ed Elisabetta, si siano suicidate. In effetti i risultati delle perizie hanno dimostrato la presenza di una forte dose di ansiolitici in una bacinella. In ogni caso, non sembrano del tutto esenti dalla vicenda Domenico Belmonte e il genero Salvatore Di Maiolo. E’ stata infatti riscontrata l’azione di una persona, che si sarebbe servita di acidi molto potenti, per far scomparire le unghie e i capelli delle donne. Tuttavia si sono conservati i tessuti in cotone.
I due uomini sono stati nuovamente sentiti dagli inquirenti e hanno dovuto chiarire come mai possedessero acido muriatico, pesticidi e topicidi, le cui tracce sono state rinvenute sui cadaveri. Inoltre, consultando i diari di Maria, si è scoperta una presunta relazione della figlia con Carlos, uno spacciatore uruguayano. Belmonte è stato scarcerato lo scorso dicembre. Lo ha stabilito l’ottava sezione del Tribunale del Riesame, annullando l’ordinanza di custodia cautelare per il 72enne. La decisione ha lasciato in molti perplessi. Per il dottore la libertà è arrivata dopo 23 giorni di detenzione nel carcere di Santa Maria Capua a Vetere. Il provvedimento restrittivo era stato stabilito lo scorso 16 novembre dal gip del tribunale Francesco Caramico. Belmonte è apparso più sereno e in forma rispetto alle immagini che hanno fatto il giro d’Italia quando venne ripreso dalle telecamere di Chi l’ha visto? nei momenti precedenti e immediatamente successivi al ritrovamento dei cadaveri di moglie e figlia, nascosti in un’intercapedine di casa. Il dottore è uscito dal carcere insieme al suo avvocato Rocco Trombetti. Nei primi giorni di detenzione, Belmonte era tenuto sotto osservazione per il timore di un possibile suicidio, cosa che, secondo il suo legale, non sarebbe comunque accaduta. Dall’auto dell’avvocato il dottore ha dichiarato di aver piena fiducia nella magistratura e di essere soddisfatto della decisione del Tribunale del Riesame: subito dopo la scarcerazione, si è recato nello studio del suo legale per discutere della strategia difensiva, andando poi nella villetta di famiglia a Castel Volturno, lì dove i corpi della moglie e della figlia sono rimasti per anni. Per i pm però rimane in piedi l’accusa che vede Domenico Belmonte e l’ex genero protagonisti del duplice delitto, tanto che hanno parlato di un “patto” tra i due uomini. Il dottore era stato sottoposto da parte degli inquirenti ad un lungo interrogatorio. L’ex genero, anche se indagato, resta libero. Secondo ciò che è stato ricostruito, genero e suocero avrebbero ucciso le due donne e avrebbero seppellito i loro corpi in casa, continuando a portare avanti in maniera regolare la loro vita e le loro abitudini. I due uomini si sarebbero frequentati in maniera quotidiana e avrebbero continuato ad insistere sulla loro alleanza. Nessuno dei due ha tradito l’altro per anni. Nessuna denuncia di scomparsa e nessuna testimonianza da parte dei vicini che, da un certo punto in poi, non hanno più visto le due donne. La vicenda, di cui si è parlato anche nell’ultima puntata di Chi l’ha visto? del 14 novembre, si è consumata nel più assoluto silenzio, nell’ambito di quello che si potrebbe definire un vero patto fra uomini, i quali non hanno provato nessun dolore e nessuna emozione di fronte a quei cadaveri conservati in casa. Belmonte non aveva mai denunciato la scomparsa dei familiari. La vicenda è iniziata otto anni fa, quando le due donne sono scomparse senza lasciare traccia. Per tutto il tempo Belmonte ha continuato a dire che si trattasse di un allontanamento volontario. Il 13 novembre i corpi della moglie e della figlia di Domenico Belmonte sono stati ritrovati.
I due cadaveri erano sepolti nella villetta di Belmonte di Baia Verde, un villaggio di case per le vacanze che si trova nel Casertano. Adesso si aspettano gli esami autoptici, per riuscire a stabilire se veramente i corpi ritrovati sono quelli di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, che sono scomparse il 18 luglio del 2004. I due corpi erano distesi l’uno accanto all’altro e non presentavano segni di violenza. In seguito al ritrovamento, è stato interrogato a lungo Domenico Belmonte, il quale ha respinto ogni accusa. Il tutto risalirebbe a circa 20 anni fa, quando Domenico Belmonte, direttore sanitario del carcere di Poggioreale a Napoli, decise di trasferire la famiglia nella casa di vacanza di Baia Verde.
L’uomo in questo modo sperava di sentirsi più al sicuro. Elisabetta Grande, insegnante in pensione, e la figlia, Maria Belmonte, con un matrimonio fallito, avevano tentato di portare avanti un’attività commerciale, la quale non ha trovato molti riscontri. Qualche volta Domenico Belmonte ritornava nella sua casa al centro storico di Napoli. Dal momento della scomparsa la macchina della moglie è rimasta nel giardino di casa e l’uomo, ormai abbandonato a se stesso, non si è più allontanato dalla casa di Baia Verde. A far scattare l’intervento della polizia è stato il fratello di Elisabetta, che ha denunciato il fatto.
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